Castello di Rovasenda
Il Castello di Rovasenda si trova nel comune di Rovasenda e ha una storia antica e ricca di vicissitudini. Nel 1170 Alberto di Rovasenda inizia la costruzione del Castello, circondandolo con un ampio fossato. Nel corso dei secoli, il castello ha rivestito diverse funzioni: da scopi esclusivamente militari a abitazione signorile fino a diventare fulcro di una struttura economica e agricola nel XVIII secolo.
Nel 1355 Rovasenda diventa confederata con i Marchesi del Monferrato, mentre la Casata dei Savoia inizia la sua ascesa come nuova potenza egemone del territorio. Nel Quattrocento, le terre del vercellese sono assoggettate al dominio sabaudo, ma Rovasenda resiste non intendendo passare sotto i Savoia. Tuttavia, nel 1413, dopo un assedio del castello da parte di Amedeo VIII di Savoia, i signori di Rovasenda sono costretti a sottomettersi.
Nel corso dei secoli, il Castello di Rovasenda ha subìto numerose trasformazioni e ampliamenti. Nel 1459, ad opera di Antonio di Rovasenda, viene eretta la torre attuale alta 48 metri, una delle costruzioni più alte del vercellese. La torre poggia su un unico arco, con un terrazzo aggettante sulle pareti esterne e una corona di caditoie quadre. Sul lato nord, attigua alla torre, è stata costruita un'ala fortificata con stile architettonico simile e merloni sostenuti da barbacani in pietra.
In epoca rinascimentale, una nuova ala del castello viene costruita e decorata con affreschi, soffitti a cassettoni ed ampie volte. Nel 1667, durante la guerra tra gli Spagnoli e Carlo Emanuele I, il castello subisce gravi danni per assedi, saccheggi e incendi. Nonostante le vicissitudini, il Castello di Rovasenda conserva il suo fascino e la sua maestosità, testimoniando la storia e la cultura del territorio.
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